2016-07-14 – Post di un nostro Volontario D.M.

14 luglio 2016 – Post di un nostro Volontario D.M.: Io racconto la mia umile e semplice esperienza… 25 anni…Già, 25 anni in Croce Rossa Italiana. Oggi come 25 anni fa ho sostenuto l’esame per entrare in Croce Rossa Italiana… 14.07.1991. Quando ho iniziato non sapevo neppure cosa volesse dire far parte della CRI. Sono entrato più per una sfida personale che per il donare. Che poi alla fine scopri che la CRI è come una famiglia; in quale famiglia non ci sono risate e discussioni, cene memorabili e piccoli litigi, solidarietà e notti in bianco con i pensieri…ma sempre per il bene o comunqe una visione diversa ma a fin di bene. Avevo fatto una promessa a un grande amico e mio mentore in CRI, Girotti Carlo, che sarei arrivato a 25 anni di servizio ed eccomi qui, promessa mantenuta. Ho visto e vissuto, anche in prima persona, l’evoluzione della Croce Rossa Veronese. Ricordi dei vari Ispettori e Commissari di cui anch’io sono stato protagonista, anche nelle scelte più dolorose per il Gruppo di Verona. Stimoli per fare e continuare a fare volontariato?

Tanti, nonostante i vari impegni di lavoro, familiari, problemi e a volte la non condivisione di scelte, ma nonostante tutto questo, per fare servizio, per aiutare il prossimo, un pò di tempo si trova, ritagliandolo e sacrificandolo ad altre attività e necessità. Un ricordo che porto sempre con me in questi 25 anni è il grande Carlo Girotti un icona per me, un maestro, un esempio di dedizione e devozione alla cri, persona di grande sensibilità e umiltà che mi ha insegnato il “mettere in pratica i 7 principi della CRI”. Chi pratica il Volontariato lo fa per tanti motivi: decisione personale, per senso di responsabilità, per desiderio di mettere una parte del proprio tempo a disposizione degli altri, per aiutare i vulnerabili, i più deboli a non restare da soli e ai margini; io lo definisco “sano egoismo” cioè fa bene a me e fa bene al prossimo. Voglio pensare che chi pratica il volontariato crede nella possibilità di rendere il mondo migliore con la consapevolezza che quello che si fa è una piccola cosa ma comunque importante. “Quello che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano, ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe”. L’immagine di Madre Teresa di Calcutta, restituisce bene il senso dell’attività volontaria. Quello che rende il volontariato un’esperienza che si fonda sui valori fondamentali dell’uomo e sull’assoluto rispetto della dignità umana, è la sua principale carattaristica: quella di rappresentare un dono. Chi lo pratica dona la sua capacità di aiutare, di prestare ascolto e attenzione… e finché avrò la forza lo farò. Tantissime esperienze, anche psicologicamente traumatiche, vissute intensamente, con il cuore, come le “Vacanze Volontariato” nelle varie realtà CRI Italiane, l’assistenza ai vari eventi sportivi e non, l’esperienza post terremoto in Abruzzo, le varie raccolte viveri e fondi pro vulnerabili… e l’esperienza di emergenza in ambulanza. Grazie alla Croce Rossa Italiana, a Carlo Girotti, ai Volontari della Croce Rossa Italiana di Verona e non ultimo a tutti quelli con cui ho condiviso anche solo un piccolo pezzetto di questa esperienza. Grazie. Il Volontario Danilo Meggiorini